L’ISCRIZIONE DI FIORDIMONTE (VALFORNACE)
Datazione IV sec. a.C.
UN DOCUMENTO EPIGRAFICO SENONE?
La scoperta dell’iscrizione è dovuta a Valerio Cianfarani, che nel settembre del 1934 vide il pezzo nell’aia di una casa colinica in località Villa nova di Sotto, dove era stata portata dopo la scoperta all’interno di un muro moderno. L’iscrizione è incisa con tratti profondi sulla pietra, un lastrone di colore grigio chiaro di cm 107×29 spesso circa 16 cm.
Molti elementi sembrano concordare nell’identificazione di questo eccezionale documento come l’unica espressione dei Senoni e la più antica delle pochissime iscrizioni lapidarie celtiche d’Italia; un anomalia che si spiega nel carattere del tutto piceno della scrittura e della tipologia del monumento, adottato dai nuovi venuti insieme a numerosissimi altri aspetti di cultura materiale.(1)
La pietra fu rinvenuta attorno al 1930 a Villanova di sotto tra i relitti di un’antica costruzione rurale dell’avvocato Filippo Galassi (1880-1938) che la ritenne monumento funerario etrusco e la custodì sotto un piccolo loggiato della propria casa di campagna a Villanova di sotto. Il monumento fu salvato mentre alcuni operai stavano rompendola per riutilizzarla. Gian Giacomo Galassi figlio del proprietario la mostrò nel 1934, in settembre all’amico Gabriele Cianfarani che per primo la pubblicò. L’11 ottobre del 1937 il propietario la depositò nel Museo di Pievebovigliana (2)
(1) PERCOSSI SERENELLI Edivice Con i contributi di Simona Antolini – Enrico Benelli – Giuliano de Marinis – Nicoletta Frapiccini – Milena Mancini – Gaia Pignocchi. PIEVEBOVIGLIANA FRA PREISTORIA E MEDIOEVO. EDITORE: COMUNE DI PIEVEBOVIGLIANA. MUSEO CIVICO ANNO: 2002.
(2) BITTARELLI Angelo Antoini; Pievebovigliana e il suo museo, L’Aquila (1972)
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