HOSPITALE DEL TERZO PARADISO
da Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi
HOSPITALE san Francesco con Ostello
COMUNE: Venarotta
PROVINCIA: AP
TERRITORIO:Unione Montana del Tronto e Valfluvione
LOCALITÀ: Castello
VOCABOLO: san Francesco
ALTITUDINE: 449
Cos’è un hospitale?
Il nome latino hospitale, ugualmente usato nel Medioevo per indicare questo luogo, deriva da “hospes” (ospite).
Regula monachorum CAP. 53.°Come si debbano ricevere gli Ospiti. Tutti gli ospiti che arrivano, siano ricevuti come se fosse Cristo Signore; poiché egli dirà un giorno: Fui ospite, e voi mi riceveste.
Gli ospitali venivano costruiti lungo le strade, quasi a protezione della salute spirituale e fisica del viandante.
Negli Hospitali i pellegrini si ristoravano, barattavano merci, acquistavano medicine. Per solito erano anche sedi di Mercati dove confluivano gli abitanti dei paesi vicini, ivi si vendevano e barattavano prodotti agricoli e artigianali ma soprattutto erano luoghi pieni di socialità scambi culturali e convivialità.
Negli Hospitali erano presenti le Spezierie o Armarium Pigmentariorum, cioè piccole botteghe dove venivano preparati elisir, unguenti e erbe per i pellegrini, che rappresentava la prima farmacia monastica, ed era anche destinato alla conservazione delle erbe nel tempo.
La Taberna meritoria cioè un’osteria dove si accoglievano i pellegrini, l’Hortus conclusus (un giardino circoscritto limitato, chiuso entro una frontiera muraria e poteva rappresentare il Paradiso Terrestre) l’Hortus Sanitatis (il giardino dei semplici o delle piante medicinali), l’hortus holerorum quello delle piante alimentari), il pomarium (un frutteto/catalogo di piante antiche, il tehesaurus Horti (dove le piante si umanizzavano, si animavano come Divinità) e il bosco che rappresentava il luogo dell’immaginario.
Il progetto proposto dall’Ecomuseo Monte dell’Ascensione ricreerà questi ambienti nell’Hospitale San Francesco, ci teniamo a sottolineare che non si vuole riproporre la solita rivisitazione del passato, ma vuole diventare un luogo incubatore dove storia, Identità, arte, creatività e moderna ricerca si incontrano e diventano motore di sviluppo sostenibile.
HOSPITALE DEL TERZO PARADISO
Il progetto didattico vuole rendere contemporanea la storia del nostro territorio investigando e interpretando la storia di due uomini che hanno reso l’accoglienza del diverso e del malato fulcro della loro religiosità.
Il veicolo didattico tramite il quale tale informazioni saranno approfondite sarà l’arte, e la tessitura della rete del sacro sul paesaggio tramite il web e qualche visita sui luoghi.
Quindi tale progetto riguarderà
Per la sua realizzazione ci si avvarrà della ricerca fatta su miniature quattrocentesche e su un elenco di piante coltivate in quell’epoca. Si vuole estendere la coltivazione anche alle piante tessili come il lino e la canapa, infine di quelle tintorie quali la robbia e il guado.
Si attiverà un lavoro di ricerca:
- sulla toponomastica e l’uso del suolo per ricreare su mappa il paesaggio prima della rivoluzione industriale
- sull’etnobotanica e mappatura sull’area del Monte Ascensione e dei Monti Sibillini
- sulla presenza degli Hospitali con relativa mappatura nel territorio sull’area del Monte Ascensione e dei Monti Sibillini
Localizzazione e riproposizione all’interno dell’area dell’hospitale di Venarotta in sinegia con il Terzo Paradiso:
- Il Distillatore delle Quintessenze del Terzo Paradiso
- l’Hortus conclusus
- l’Hortus Sanitatis
- il tehesaurus Horti
- l’Armarium Pigmentariorum
- il bosco del Terzo Paradiso
- il mercato
- il convivium e la cucina che cura
Attivazione di un museo virtuale on-line il primo sulla tematica dell’accoglienza Hospitaliera e Quintessenza dell’Alambicco del Terzo Paradiso
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