da CUPRA alla SIBILLA
Il Monte Ascensione si caratterizza, come il Monte Sibilla, per la narrazione che nelle sue viscere c’è il Regno della Dea: il folklore popolare vuole che questo Monte si sia aperto e poi richiuso per nascondere Polisia dai soldati romani. Ancora oggi ci sono aperture pozzi che permettono di ascoltare Polisia mentre tesse sul suo telaio.
Il Monte dell’Ascensione era famoso sia per l’erba santa che gli amanti vi colgono prima del levar del sole, sia per il gettito di pietre che in segno di devozione si fa in una gola del monte, dove Santa Polisia, tesse su telaio d’oro con accanto una chioccia e pulcini d’oro.
“Entro a sto monte sta Polisìa bella, insieme alla sua giovane donzella; stanno tessendo su un telaio d’oro chioccia e pulcini d’oro intorno a loro: Il sole sorge e giù Polìsia canta: Getta la pietra e cogli l’erba santa”.
Centri interpretativi e laboratori
Si sono già dislocati sul territorio i Centri Interpretativi ad esempio: a Rotella il CENTRO D’INTERPRETAZIONE MONTE DELL’ASCENSIONE a Venarotta HOSPITALE DEL TERZO PARADISO: SAN FRANCESCO e a Montedinove il laboratorio di ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE.
Si faranno entrare i visitatori sensorialmente nei meandri degli odori, dei sapori e dei laboratori in un territorio appositamente preparato..
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