CONVENTO DI SAN FRANCESCO
STORIA DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
Verso il 1215 risulta che San Francesco sia venuto in Ascoli visitando i vari conventi in compagnia di fra Masso e Angelo Tancredi. L’accoglienza favorevole di S. Francesco in Ascoli è testimoniata sia dal fatto che ben trenta giovani tra chierici e laici presero dalle stesse mani del santo l’abito francescano, sia che in quell’epoca nella zona sorsero diversi conventi francescani tra cui quello del castello di Venarotta, sulla collina dove si trova l’attuale Chiesa e convento di San Francesco.
Questo luogo era un po’“l’Olimpo” poiché in epoca romana vi sorgeva il tempio dedicato a Venere. Per molti secoli fu luogo d’eremitaggio organizzato in oratori e piccole celle dove si pregava. Secondo un’altra versione sarebbe lo stesso santo d’Assisi a fondare il convento e la relativa Chiesa. Nel libro delle memorie dell’Archivio parrocchiale di Venarotta, scritto nel 1737 dall’abate Pietro Emidio Massini, si legge: “In un primo luogo deve notarsi che la Chiesa di S. Francesco istesso, ut ab antiquis traditur e di prima fu parrocchia, come si riconosce in alcune antiche memori. E’ Chiesa ancora consacrata come si vede dall’altare maggiore, la mensa del quale intera, come anche nella parte laterale verso abitato si può riconoscere da alcune antiche croci rosse”. Secondo il Veramonti svolsero il noviziato due francescani, i frati Felice Peretti e Girolamo d’Ascoli, futuri pontefici con i nomi di Nicolò IV e Sisto V. Nel 1289, il Papa Nicolò IV, francescano ed ascolano, inviò a tutti i conventi francescani d’Ascoli, un frammento del Santo Legno della Croce di Cristo che fu inserito in una Croce d’argento e, più tardi (nel 1585) custodito in un Reliquiario donato da Papa Sisto V.
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia.