CAMMINI – MONTAGNE – LUOGHI SACRI
Great things are done when Men & Mountains meet. This is not Done by jostling in the Street (William Blake)
Grandi cose si fanno quando Uomini e Montagne si incontrano. Questo non viene fatto spintonandosi per la strada.
“Mi piace che il sapere faccia vivere,
che sia capace di coltivare;
mi piace farne carne e casa;
mi piace che aiuti a bere e a mangiare,
a camminare lentamente,
ad amare, a morire, talvolta a rinascere;
mi piace dormire tra le sue lenzuola,
mi piace che non sia esterno a me.”
(Michel Serres)
Il Camminoterzoparadiso è in grado di evocare vivide immagini del passato e saprà ridare quel senso d’identità culturale alla popolazione locale che è andato perduto, introducendoci nei meandri di miti e ricordi di un paesaggio attualmente impersonale, ridandogli anima, colore.
Il progetto si basa su un’indagine tra credenze, erbe, toponimi e pratiche simbolico-rituali
- Ricerca storica (documentazione storica, società, attività economiche).
- Indagine storico-religiosa (devozioni e credenze in relazione complessa con il Cristianesimo).
- Fonti iconografiche (arte sacra e popolare, graffiti, petroglifi)
- Saperi Tradizionali (leggende e credenze).
- Micro-geografia del territorio (morfologia, toponimi, indagine storica, credenze e pratiche religiose).
Lo spazio sacro perde le delimitazioni concrete (materiali) per integrarsi in un vero e proprio sistema simbolico.
La Chiesa viene identificata come santuario terapeutico ed è sempre, in qualche modo, associata a una sorgente, a un albero, a una roccia.
La Roccia, esprimere il valore sacro trasmettendolo allo spazio ben delimitato intorno a lei.
L’Acqua e la sorgente diventavano vive e sono assimilate al sangue della terra che dona la vita. Quell’acqua primordiale rigenera e dissolve il male.
Gli Alberi alberi di vita sono alberi cosmici e dimora della divinità.
Le Erbe terapeutiche e salutari identificavano i luoghi e la loro sacralità con i loro simboli, i loro odori e sopratutto con la loro valenza terapeutica.
In sintesi tutti questi luoghi diventano pregni di sacralità, di epifania, di terapia, ma anche di paura. Sono siti, in altre parole, protettori della fecondità, della gravidanza, del parto, dell’allattamento, della fertilità della terra e del richiamo o dell’arresto delle piogge.
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